- Dettagli
- Scritto da amministratore
- Categoria: NATURA
- Visite: 11
Meganeura: Libellula gigante estinta Analisi apertura alare 75 cm quanto un braccio umano.

Introduzione
Il Meganeura è un genere di insetti estinti appartenente all'ordine degli Odonata, più precisamente alla famiglia degli Meganeuridae. Questo insetto è famoso per essere uno dei più grandi insetti volanti mai esistiti sulla Terra, risalente al periodo Carbonifero, circa 300 milioni di anni fa.
Caratteristiche morfologiche
-
Dimensioni: Il Meganeura poteva raggiungere un'apertura alare di circa 65-75 centimetri, rendendolo uno degli insetti più grandi mai esistiti. La sua grandezza è stata possibile grazie alle elevate concentrazioni di ossigeno nell'atmosfera del Carbonifero, che favorivano lo sviluppo di insetti di grandi dimensioni.
-
Corpo: Il corpo era lungo e sottile, con una testa grande rispetto al resto dell'addome. Le sue ali erano biforcute, trasparenti e molto sviluppate, con una rete di venature ben visibile.
-
Ali: Le ali anteriori e posteriori erano di uguale dimensione e forma, permettendo un volo stabile e agile. La struttura delle ali suggerisce che il Meganeura fosse un predatore attivo, catturando altri insetti e piccoli vertebrati.
-
Testa: La testa era grande e ospitava occhi composti molto sviluppati, che consentivano un'ottima visione per la caccia.
Habitat e comportamento
Il Meganeura viveva in ambienti paludosi, ricchi di vegetazione e corpi d'acqua dolce, come stagni e laghi. La sua dieta comprendeva probabilmente altri insetti, piccoli anfibi e altri organismi acquatici o semi-acquatici.
Le sue dimensioni e la capacità di volo suggeriscono che fosse un predatore di alto livello nella catena alimentare del suo tempo. La sua presenza indica un ecosistema ricco e complesso, con abbondanza di prede e condizioni atmosferiche favorevoli.
Fattori ecologici e ambientali
-
Ossigeno: Durante il Carbonifero, l'atmosfera terrestre aveva un contenuto di ossigeno molto superiore all'attuale, stimolando la crescita di insetti di grandi dimensioni come il Meganeura. Si stima che l'ossigeno rappresentasse circa il 35% dell'atmosfera, contro il 21% odierno.
-
Clima: Le condizioni climatiche erano calde e umide, favorendo la proliferazione di foreste primitive e habitat acquatici.
Estinzione e importanza scientifica
Il Meganeura si estinse circa 290 milioni di anni fa, probabilmente a causa di cambiamenti climatici e ambientali che ridussero le concentrazioni di ossigeno e modificarono gli ecosistemi.
L'importanza scientifica di questo genere risiede nella comprensione dell'evoluzione degli insetti e delle condizioni ambientali del passato. La sua grandezza è spesso citata come esempio di come le condizioni atmosferiche influenzino la biologia e la morfologia degli organismi.
Conclusioni
Il Meganeura rappresenta un affascinante esempio di biodiversità preistorica e di come l'ambiente possa influenzare le caratteristiche morfologiche degli organismi viventi. La sua grandezza e il suo ruolo ecologico ci offrono preziose informazioni sulla storia della vita sulla Terra e sulle variazioni climatiche e atmosferiche nel passato remoto.
Supersapiens.it Promozione Sviluppo Globale Benessere
- Dettagli
- Scritto da amministratore
- Categoria: NATURA
- Visite: 45
I Quattro Pilastri del Creato sono un concetto centrale nella spiritualità e nelle tradizioni religiose, in particolare nel contesto italiano e mediterraneo, che sottolineano l'importanza degli elementi fondamentali della natura come base della vita e dell'esistenza. Ecco un approfondimento sui quattro pilastri del creato:
- Terra (Terra)
- Significato: La terra rappresenta il suolo, la natura, e tutto ciò che ci sostiene fisicamente. È simbolo di fertilità, stabilità e abbondanza.
- Riflessione: La cura della terra è essenziale per garantire la vita e il benessere delle generazioni future. In molte tradizioni italiane, la terra è venerata come dono divino e fonte di vita.
- Acqua (Acqua)
- Significato: L’acqua simboleggia laPurificazione, la vita, e il flusso dell’energia vitale. È elemento fondamentale per la sopravvivenza e rappresenta anche il cambiamento e la purificazione.
- Riflessione: La tutela delle risorse idriche è un tema importante in Italia, con una forte attenzione alla preservazione dei fiumi, laghi e riserve idriche.
- Aria (Aria)
- Significato: L’aria rappresenta lo spirito, il respiro vitale, e la libertà. È elemento che permette la vita e la comunicazione tra gli esseri.
- Riflessione: La qualità dell’aria è fondamentale per la salute umana e ambientale. La tradizione italiana valorizza l’aria come dono divino e simbolo di libertà.
- Fuoco (Fuoco)
- Significato: Il fuoco è simbolo di trasformazione, energia, passione e rinascita. È elemento che permette la trasformazione e la crescita.
- Riflessione: Il fuoco ha un ruolo centrale nelle tradizioni culturali italiane, associato a riti, celebrazioni e simbolismi di purificazione e rinnovamento.
Approfondimenti culturali e spirituali:
- La visione dei Quattro Pilastri del Creato deriva anche da antiche tradizioni religiose e filosofiche, come il neoplatonismo e il cristianesimo, che vedono la natura come manifestazione del divino.
- In molte comunità italiane, questa concezione si traduce in pratiche di rispetto e venerazione della natura, con festività e rituali legati agli elementi naturali.
- L’equilibrio tra questi elementi è considerato fondamentale per l’armonia dell’universo e della vita umana.
Importanza attuale:
- Oggi, i Quattro Pilastri del Creato rappresentano anche un richiamo alla sostenibilità ambientale e alla responsabilità umana nel preservare il pianeta.
- La consapevolezza dell’interconnessione tra questi elementi può guidare pratiche di rispetto e tutela dell’ambiente.
Giuseppe
Supersapiens.it Promozione Sviluppo Globale Benessere
- Dettagli
- Scritto da amministratore
- Categoria: NATURA
- Visite: 77
Il tilacino o tigre della Tasmania era un predatore marsupiale diffuso un tempo soprattutto sull'omonima isola. Conosciuto da molti per i filmati che ritraggono Benjamin, l'ultimo esemplare morto in uno zoo nel 1936, si è estinto a causa dell'uomo nel
![]()
secolo scorso. L'ultimo tilacino si trovava nello zoo di Hobart dove il custode nel 1936 si scordò di rinchiudere l'ultimo esemplare che fu ritrovato morto il giorno dopo. Il tilacino si estinse per l'opera combinata dei coloni che lo ritenevano pericoloso per gli animali e soprattutto per il sopraggiungere del dingo un cane locale che vive in branco e a differenza del tilacino che non era veloce ed era solitario. Non era veloce perchè le ossa delle zampe essendo snodabili non correva veloce. Le zampe erano snodabili perchè il tilacino marsupiale, una volta nato doveva aggrapparsi alla madre per raggiungere il marsupio. La nuova tecnologia potrebbe far rinascere il tilacino perchè c'è un tilacino in provetta da decenni e si potrebbe riprodurre il suo DNA e clonare in futuro il tilacino ripristinando la specie. lo stesso si vorrebbe fare in futuro sui mammut e altre specie estinte.
Giuseppe
Supersapiens.it Promozione Sviluppo Globale Benessere
- Dettagli
- Scritto da amministratore
- Categoria: NATURA
- Visite: 65
Il diavolo della Tasmania (Sarcophilus harrisii) è un marsupiale carnivoro endemico dell'isola della Tasmania, in Australia. È noto per il suo aspetto caratteristico, il suo comportamento aggressivo e il suo forte urlo notturno, che ha ispirato il personaggio cartoonistico di Taz della Warner Bros.
Aspetto Fisico
Il diavolo della Tasmania ha un corpo robusto, con una pelliccia nera e macchie bianche su petto e fianchi. Gli adulti possono raggiungere una lunghezza di circa 58-79 cm e un peso che varia tra i 8 e i 14 kg. Hanno una testa grande con una bocca larga, dotata di denti affilati che utilizzano per strappare la carne.
Habitat e Comportamento
Questo marsupiale vive in vari habitat, dalle foreste pluviali alle aree più secche dell'isola. È principalmente notturno e solitario, ma può essere visto anche in gruppi quando si nutre di carcasse. Il diavolo della Tasmania è un scavenger e si nutre principalmente di animali morti, ma può anche cacciare prede vive, come piccoli marsupiali e uccelli.
Riproduzione
La stagione degli amori si verifica tra settembre e novembre. Le femmine partoriscono da 2 a 4 piccoli, che, come altri marsupiali, si attaccano ai capezzoli per nutrirsi. I piccoli rimangono nella sacca materna per circa 3 mesi, dopodiché continueranno a nutrirsi di latte fino a circa 6 mesi di vita.
Conservazione
Il diavolo della Tasmania ha subito un drastico declino della popolazione a causa di una malattia nota come "Tumore Trasmissibile del Diavolo della Tasmania" (DFTD), che ha portato a una significativa riduzione del numero di esemplari. Il DFTD è un tipo di cancro contagioso che si diffonde tra gli individui attraverso morsi durante i combattimenti. Attualmente, il diavolo della Tasmania è classificato come specie in pericolo e sono in corso vari programmi di conservazione per proteggerlo, tra cui la creazione di zone protette e la ricerca di trattamenti per la malattia.
Curiosità
- I diavoli della Tasmania hanno un modo di comunicare molto vivace, emettendo una serie di suoni che vanno da ringhi e grida a versi di avvertimento.
- Nonostante la loro reputazione di animali aggressivi, i diavoli della Tasmania sono generalmente timidi e preferiscono evitare il contatto con gli esseri umani.
Il diavolo della Tasmania è un simbolo della fauna unica della Tasmania e un importante soggetto di studio per la conservazione della biodiversità.
GIUSEPPE
divulgatore scientifico
Supersapiens.it Promozione Sviluppo Globale Benessere
