We have 74 guests and no members online
La Titanoboa è stata una delle più grandi serpi conosciute della preistoria, vissuta circa 60-58 milioni di anni fa durante il periodo del Paleocene, dopo l'estinzione dei dinosauri. Il suo nome, Titanoboa cerrejonensis, significa "boa titano del Cerrejón", in riferimento al sito del ritrovamento, nella miniera di carbone di Cerrejón in Colombia.
Questa gigantesca serpe raggiungeva lunghezze stimate tra i 12 e i 15 metri e un peso di circa una tonnellata, rendendola la più grande serpe mai conosciuta sulla Terra. Si presume che la Titanoboa si sia adattata ad un clima tropicale, simile a quello attuale, presente durante il Paleocene. Si pensa che si cibasse principalmente di grandi vertebrati acquatici come i crocodilomorfi e i pesci. Oggi è stato sostituito dall'anaconda un serpente lungo sei metri.
Il ritrovamento dei fossili di Titanoboa è stato un importante contributo alla comprensione della fauna del Paleocene e al ruolo che le grandi serpi hanno svolto negli ecosistemi del passato. La sua scoperta ha anche alimentato la curiosità riguardo alle dimensioni e alla biodiversità delle creature che abitavano il nostro pianeta milioni di anni fa.
Supersapiens.it Promozione Sviluppo Globale Benessere
Sino ad ora gli studiosi affermavano che la specie umana dei sapiens aveva circa 200.000 anni in base ai resti trovati in Etiopia, Negli ultimi decenni, dopo aver fatto scavi in diversi punti dell'Africa, partendo da Jebel Irhoud, Marocco, si è scoperto che l'uomo sapiens era presente sul continente africano già 300.000 anni fa: ben 100.000 anni prima.
Cosa può essere successo dopo la comparsa dell'uomo sapiens in Africa mentre in Europa viveva l'Uomo di Neanderthal? In passato molto probabilmente i monsoni sono giunti dal Congo fino al Nord Africa coprendo di verde l'intera zona sahariana: ne sono testimonianza resti di antichi animali e i graffiti su piatra rilasciati dai nostri antichi avi dove in zone desertiche pare che in passato c'erano giraffe, rinoceronti, elefanti, fiere.... Poi certamente nel Sahara a quel tempo, 300.000 anni fa c'erano grandi laghi, oggi scomparsi, e, l'acqua rimanente è finita nel sottosuolo. La presenza dell'acqua nel sottosuolo sotto le sabbia ha permesso alla Libia di Gheddafi di estrarre acqua per uso potabile nel paese: il problema che le falde acquifere potrebbero essere impegnate in futuro da acqua salina!
I ricercatori guidati da Mattias Jakobsson dell’Università di Uppsala in Svezia, hanno sequenziato il genoma di un ragazzo vissuto in Sudafrica circa 2.000 anni fa (è solo la seconda volta che si sequenzia un genoma antico dell’Africa sub-sahariana). Hanno determinato che gli Homo sapiens suoi antenati si separarono da quelli di altre popolazioni africane attuali più di 260.000 anni fa.
Purtroppo la squadra di Hublin non è riuscita ad ottenere il DNA delle ossa di Jebel Irhoud. Un’analisi genomica avrebbe stabilito con chiarezza se i resti erano di Homo sapiens.
Ritornando a noi, alle nostre origini, i nostri avi seguendo le migrazioni degli animali si sono diffusi inizialmente in tutto il continente afrcano favorito dai monsoni che spesso si allargavano e restringevano favorendo la diffusione di geni. Sicuramente già verso 200.000 si sono sviluppate diverse forme facciale con arcate degli occhi più o meno marcati. Gli studiosi poi ricostruendo i teschi dei nostri avi hanno messo in evidenza il fatto che il cranio dei sapiens fosse sferico rilevando la forma del cervello, la sua evoluzione nel tempo: sembra l'uomo sapiens attuale parte dopo i 35000 anni.
Per quanto riguarda le prove genetiche, i ricercatori guidati da Mattias Jakobsson dell’Università di Uppsala in Svezia, hanno sequenziato il genoma di un ragazzo vissuto in Sudafrica circa 2.000 anni fa (è solo la seconda volta che si sequenzia un genoma antico dell’Africa sub-sahariana). Hanno determinato che gli Homo sapiens suoi antenati si separarono da quelli di altre popolazioni africane attuali più di 260.000 anni fa.
Purtroppo la squadra di Hublin non è riuscita ad ottenere il DNA delle ossa di Jebel Irhoud, Marocco.. Un’analisi genomica avrebbe stabilito con chiarezza se i resti erano di Homo sapiens.
Rimane il fatto che 200.000 anni fa sulla terra c'erano più specie umane come l'uomo sapiens in Africa e di neanderthal in Europa fino alla Georgia e molto probabilmente in Palestina. Poi con le migrazioni umane che seguivano quelle degli animali che cercavano nuovi pascoli, fino a quando uno sparuto gruppo di uomini sapiens, approfittando circa 60.000 anni fa il livello dei mari erano bassi giunsero nella penisola arabica , in particolare nello Yemen, dove hanno trovato punte di frecce, e, a quel tempo il territorio era pieno di corsi d'acqua: tra essi c'era la prima Eva che ci ha trasferito il DNA micocondriale; poi i sapiens icontrarono con l'uomo di neanderthal, che poi si estinse, ma abbiamo acquisito il 5% dei geni di questi come è stato notato rispetto agli uomini sapiens rimasti in Africa.
Le migrazioni, fonte di vita sia per gli animali che per gli esseri umani.
Una domanda: se l'uomo ha una anima, quando l'ha acquisita rispetto agli altri essere viventi? l'anima esiste o è una invenzione umana?
Non lo sapremo mai!
Giuseppe
divulgatore scientifico
Supersapiens.it Promozione Sviluppo Globale Benessere
Sotto: arnesi in pietra impiegati da nostri avi , a seguito mandibola trovata in Marocco.
L'Homo di Denisova o donna X è il nome dato ad un ominide i cui scarsi resti sono stati ritrovati nei Monti Altaj in Siberia. La scoperta è stata annunciata nel marzo 2010, quando al termine della completa analisi del DNA mitocondriale (mtDNA) è stato ipotizzato che potesse trattarsi di una nuova specie. Questo esemplare di ominide è vissuto in un periodo compreso tra 70.000 e 40.000 anni fa in aree popolate principalmente da sapiens e in parte da neanderthal; ciononostante, la sua origine e la sua migrazione apparirebbero distinte da quelle delle altre due specie, e il mtDNA del Denisova risulterebbe differente dai mtDNA di H. neanderthalensis e H. sapiens. L'uomo di Denisova è strettamente imparentato con l'uomo di Neanderthal: le due specie si sarebbero separate circa 300.000 anni or sono.
Tirando le somme, la razza pura come sosteneva Hitler non esiste ma l'uomo moderno attuale molto probabilmente è il miscuglio di diverse specie umane, come verificato dal DNA europeo o asiatico che presenta piccole differenze, legate all'uomo di Neanderthal in particolarerispetto all'uomo sapiens africano.
Un team di scienziati dell'Istituto Max Planck di antropologia di Lipsia guidati da Svante Pääbo sequenziò il DNA mitocondriale (che si eredita solo per linea materna), estratto dal frammento osseo di un dito mignolo di un giovane individuo di età stimata tra i 5 e i 7 anni e di sesso incerto nonostante gli fosse stato attribuito il soprannome di donna X. Il reperto venne alla luce nel 2008 nelle grotte di Denisova sui Monti Altaj in Siberia. Nello stesso strato di terreno apparvero piccoli oggetti lavorati riconducibili all'Homo di Denisova.
L'analisi del mtDNA ha inoltre suggerito che questa nuova specie di ominidi sia il risultato di una migrazione precoce dall'Africa, distinta da quella successiva, associata a uomini di Neanderthal e umani moderni, ma anche distinta dal precedente esodo africano di Homo erectus. Pääbo ha rilevato l'esistenza di questo ramo lontano che crea un quadro molto più complesso del genere umano durante il tardo Pleistocene.
CONTINUA
Quali sono le origini della vita? esiste la vita in altri pianeti o siamo soli? nessuno lo sa con certezza.
Ci sono diverse teorie di cui forse è iniziata nelle forme più semplici nelle spaccature del mare dove si sviluppa una piccola attività vulcanica. Allo scopo è stata spedita dalla agenzia spaziale giapponese la sonda Hayabusa verso un meteorite ricco di carbonio puro risalente sin dai primordi del sistema solare oltre 4 miliardi di anni fa.
Questa sonda ha prelevato dei campioni, pochi grammi, da analizzare successivamente.
Sono arrivati poi sulla Terra i frammenti di un asteroide, polveri di roccia antichissima che, come hanno permesso di fare i fossili per la storia del nostro pianeta, potranno fornire informazioni preziose per ricostruire la storia del Sistema Solare.
I campioni di roccia appartengono all'asteroide Ryugu e li ha 'spediti' a Terra la sonda Hayabusa 2, dell'agenzia spaziale giapponese Jaxa, affidandoli a una capsula rivestita con uno scudo termico, atterrata nel Sud dell'Australia.
Prima di questo record, nel 2010 la sonda Hayabusa 1 aveva portato sulla Terra delle polveri prelevate dall'asteroide Itokawa, ma il suo carico non raggiungeva il milligrammo.
In laboratorio poi hanno realizzato tre stagni primordiali costituito da tre sezioni, per verificare se si potevano sviluppare le basi della vita realizzando uno stagno,, determinando poi la siccita, e, realizzando nella seconda parte dell'impianto le piogge poi la siccita, facendo vaporizzare il contenuto e nella terza ed ultima parte far liquefare per imitare le piogge. La ricerca sulle reali origini della vita continua. Nonostante i miliardi di stelle e pianeti potremmo essere unici nello spazio a meno che rendiamo, grazie a tecnologie, abitabili pianeti come marte o alcuni satelliti di Giove. La vita, per quello che si sa, è la risultante di tanti fenomeni, come l'inclinazione dell'asse terrestre, del suo campo magnetico, dell'effetto della luna come le maree.....
CONTINUA
Il clima terrestre ha comportamenti imprevedibili soprattutto ora a causa del surriscaldmento dell'ambiente con tutti gli effetti distruttivi basti vedere cosa è successo nelle Marche ora e cosa può succedere nei prossimi giorni. Nelle Marche, il fiume Misa, quasi in secca, con l'alluvione, ha straripato e grazie alla conformazione del territorio e, tronchi d'albero e pietrisco ha inondato centri urbani causando danni e morte: i morti provvisori sono 9 mentre i dispersi sono 4. Si prevedono cattivo tempo nei prossimi giorni.
E allora? cosa fare?
Serve il controllo del territorio e in particolare dei torrenti dove togliere ramaglie, eventuali apparecchi elettrici inutilizzati, ecc: a volte gli stessi ponti possono ostruire l'acqua causando danni favoriti dal terreno in secca da mesi che non assorbe l'enorme massa d'acqua corrispondente a quella che cade in sei mesi nel territorio. Serve una forza volontaria per il controlo del territorio, per mantenerlo pulito ma soprattutto credo che ci siano le tecnologie per fare piovere periodicamente evitando l'ammasso di nubi che al verificarsi di particolari condizioni determinano forti piogge e magari grandine distruttivi. Come detto nella sezione tecnologie si potrebbero realizzare piogge periodiche grazie a droni che viaggiando tra le nubi scaricando scariche elettriche o sfruttando il laser determinano caduta d'acqua: l'ideale e ottenere piogge periodiche in modo da non surriscaldare il terreno e che l'acqua possa penetrare riempendo le falde acquifere importanti per l'agricoltura.
Poi a livello europeo servirebbe realizzare un fondo anti-calamità per inteventi rapidi aiutato come dette in precedenza da una nuova forza armata costruttiva: forze armate del genio FAG.
Il sistema meteorologico dovrebbe avere un efficiente sistema satellite per controllo nubi anche se per ora sembra che il nubifragio era previsto più a nord.
La magistratura ha aperto un fascicolo per disastro colposo.
CONTINUA