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L'inquinamento atmosferico con forte produzione di gas serra ( metano e anidride carbonica) è causa del surriscaldamento dell'ambiente con tragiche conseguenze: i ghiacci dei poli nord e sud sono sempre meno, in quanto molti blocchi di ghiaccio si staccano dalla banchisa creando molti iceberg che vanno alla deriva e successivamente liquefandosi contribuiscono all'innalzamento dei mari; non solo, cambiando l'ambiente poi, molti orsi bianchi rischiano di annegare. L'innalzamento della temperatura anche di 1 grado poi, favorisce la siccità, la desertificazione: i ghiacciai sulle alpi si sono ridotti considerevolmente nell'ultimo secolo: lo zero termico è salito a 3000 metri d'altezza e osservatori hanno notato la presenza di api che nello svolgere la loro attività si spostano anche decine di chilometri dall'a![]()
L'innalzamento dei mari renderà in futuro la vita umana difficile visto che almeno il 51% degli umani vivono nelle zone marittime: città come Venezia, Rotterdam, rischiano molto; lo stesso Singapore e le Maldive.
Per contrastare a Venezia il fenomeno dell'acqua alta è stata costruita una grande opera, il Mose: si tratta di serbatoi d'acciaio che bloccano gli accessi della laguna in presenza di acqua alta riempiendoli di aria compressa, mentre quando il livello del mare scende vengono riempite di acqua per cui i serbatoi si abbassano. Il problema è che se il fenomeno dell'acqua alta prevale sull'acqua bassa, i serbatoi o paratie chiudono per molto tempo la laguna al mar Adriatico bloccando l'interscambio fra laguna e mare necessario perchè Venezia scarica nei canali dove possono stazionare e provocare pestilenze.
Rotterdam è interessata anch'essa dal fenomeno dell'acqua alta da sempre da quando dagli inizi era un villaggio interessato dalle foci del Reno e della Mosa. Come tutti sappiamo l'Olanda da sempre ha lottato contro il mare sorttraendo terreni tramite canali e mulini al vento e oggi si difende realizzando opere di blocco del mare per mettere in sicurezza il territorio che è in buona parte è sotto il livello del mare.
New York era all'inizio una colonia olandese, Nuova Amsterdam, che aveva il suo nucleo nell'isola di Manattan acquistata dagli indiani; ceduta poi agli inglesi divenendo definitivamente New York. Da allora New York è cresciuta divenendo ciò che è oggi una città operosa di milioni di abitanti. New York è interessata anch'essa dall'innalzamento dei mari e per proteggersi hanno creato una grande muraglia che potrebbe essere insufficiente.
La città di Singapore, divenuta libera dal 1965, ha realizzato grandi opere per contrastare il livello dei mari.
L'ambiente terrestre poi è sempre stato critico da sempre senza l'azione umana: nel permiano, circa 251 milioni di anni fa, c'è stato una grande estinzione della vita terrestre e marina e sono stati necessari 10 milioni di anni per recuperare: questa estinzione forse fu dovuta da idrati di metano o dalla attività vulcanica.
Ritornando a oggi, sembra che i cambiamenti climatici sono causati dalle attività umane con tutte le conseguenze: desertificazione, siccita, piogge torrenziali distruttive favorite dalla cementficazione e dalla cottura del terreno soggetto all'azione del sole.
Gli alluvioni torrenziali ormai sono molto diffusi: in Italia ricordiamo Ischia, Marche ed Emilia Romagna. Oggi 12 maggio ci sono stati alluvioni in Brasile con centinaia di morti e in Afganistan con oltre 300 morti. Ovunque un mare di fango travolge tutto creando morte e distruzione; il fango poi, fa morire gli alberi e essiccandosi diventa più duro del cemento rendendo inutilizzabile i campi agricoli per anni come è successo in Emilia Romagna in particolare.
E allora? cosa fare? come proteggersi dai cambiamenti climatici e sue conseguenze?
Si potrebbero lasciare i motori a combustione visto che soprattutto sul diesel si stanno creando motore meno inquinanti e di rendimento elevato o passare alle nuove tecnologie elettrico o idrogeno: occorre decidere quale delle due scegliere.
Fondamentale è il rispetto dell'Ambiente: un esempio stupido: tutelare le balene che grazie al loro corpo immagazinano grandi quantità di CO2 che viene ceduta alla loro morte, a cui si aggiungono le loro defezioni che favoriscono il fitoplankton necessario per lo sviluppo della vita marina.
Occorre però agire per contrastare il surriscaldamento aumentando le aree verdi nel pianeta, sfruttando la sintesi clorofilliana che trasforma semplificando l'anidride carbonica in ossigeno riducendo la presenza CO2 e vedremo come nel mio libro " Il Nuovo Ordine mondiale: Programma di Sviluppo Giuseppe Pignatale" dove io da privato cittadino indico dettagliatamente la situazione globale e come secondo me si potrà uscirne fuori: logicamente sto semplicemente dando consigli poi dipende dalla CLASSE POLITICA se sarà capace di dare risposte agli infiniti problemi che potrebbero essere risolti avendo le idee chiare , con largo impiego di nuove tecnologie e inculcando la presenza attiva di tutti i cittadini rinnovando l'intero sistema di LAVORO. Punto cardine è porre le condizioni di una Pace GLOBALE.
Giuseppe
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La Sicilia al collasso per la siccità: il lago di Pergusa s'asciugò.
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Written by: Giuseppe
Category: AMBIENTE
Published: 02 July 2024
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Quello che sta avvenendo in Sicilia colpita da siccita denota l'assenza di una classe politica incapace di dare risposte. Mentre regioni come il Piemonte e Val d'Aosta sono colpite da bombe d'acqua con notevoli distruzioni e messa al collasso di molte attività prodotta in particolare da acqua e fango che si sono diffusi ovunque nelle zone interessate, la mancanza di piogge in Sicilia sta procurando danni ingenti in particolare alla agricoltura e all'allevamento locali. In particolare il lago di Pergusa, al centro della Sicilia nella provincia di Enna, a causa di mancanze piogge e ai forti prelievi effettuati da proprietari di autobotti che vendono l'acqua a 100 euro a viaggio a ristoranti e alberghi in particolare: ognuno si arrangia per sopravvivere in una regione dove si deve avere le idee chiare sul lavoro e, dove in mancanza di piogge l'agricoltura avrà un crollo del 70% e molti allevatori hanno fatto macellare il bestiame a prezzi stracciati. Sono mancati per il lago di Pergusa le canalizzazioni, loro pulitura e eventuali perdite delle canalizzazioni: una economia regionale in ginocchio!
Si sta pensando di rimettere in funzione vecchi desalinizzatori che consumano energia; credo siano insufficienti. Serve uno studio approfondito sulla cimatologia per evitare le bombe d'acqua e contrastare la siccita.
Vedremo in seguito cosa saremo in grado di fare. Per ora ben poco.
Giuseppe
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"Costruiamo insieme un mondo migliore: strategia di successo" di Giuseppe Pignatale.
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Dopo decenni in cui la plastica è stata riversata nei mari di tutto il mondo crando poi le micro-plastiche che mangiate dai pesci, poi con la pesca entrano in circolo nell'essere umano; poi le correnti che creano isole.
Ocean Cleanup è un’organizzazione che ha progettato una grande barriera trainata da navi per setacciare l’acqua degli oceani e ripescare la plastica. Soprattutto dal “Great Pacific Garbage Patch”, una sterminata macchia di rifiuti che galleggia sulle acque dell’oceano Pacifico, tra le coste statunitensi e il Giappone; si stima sia grande tre volte la Francia e possa contenere fino a 100.000.000 di chilogrammi di rifiuti plastici.
Il primo successo della ong arrivò nel 2018 con il modello chiamato “System 001” progettato per attraversare la macchia e recuperare i rifiuti con un’enorme rete. Fino a luglio 2022, la versione modificata, “System 002”, ha permesso di recuperare quasi 100 tonnellate di rifiuti che galleggiavano nel Pacifico.
L’organizzazione – che vuole rimuovere “il 90% della plastica galleggiante entro il 2040” – ha presentato ora l’ultima versione dell’impianto “mangia-rifiuti”, il futuristico prototipo “System 003”: è sempre fatto di una grande barriera di galleggianti e reti, ma a differenza delle versioni precedenti è più efficiente e più grande. Dieci di questi sistemi dovrebbero essere in grado di ripulire il 50 per cento dell’isola di spazzatura ogni cinque anni. Con questo sistema potremmo ripulire il mare Mediterraneo,, un mare chiuso, ma dobbiamo eliminare il riversamento futuro di plastiche.
Dalla plastica poi con particolare procedure si potrà produrre idrogeno verde a basso costo.
Giuseppe
divulgatore scientifico
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