Da quando l'uomo si è organizzato in centri urbani si è manifestato il problema dei rifiuti e delle acque reflue che non trattati possono essere causa di inquinamento e successiva diffusione di pandemie. Da qui il trattamento dei rifiuti e delle acque reflue già nell'antica Roma con la creazione della cloaca massima evitando che si diffondessero malattie.
Oggi i rifiuti vengono trattati in termovalorizzatori per produrre energia elettrica tra l'altro mentre le acque reflue sono trattati da impianti di depurazione industriali: le acque reflue contenenti urine escrementi umani con aggiunte di carta ed aggiunte varie negli scarichi vengono incanalati tramite canali cementati ed arrivano dopo aver attraversato un sistema di filtraggio a grate forate che elimina le parti solide come plastica lasciando
il resto delle acque reflue con orine e escrementi in serbatoi rotondi di decantaggio dove in superfice c'è un braccio che gira lentamente e le parti solide degli escrementi cadono in basso, per poi i fanghi essere opportunamente raccolti per finire in camere di bio-digestori dove vengono inseriti particolari batteri che interagiscono e che a temperatura di 40 gradi centigradi per un mese creando biogas ricchi di metano che potrebbe essere utilizzato
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nelle diverse attività umane. vedi foto a destra. Successivamente la parte liquida ricca di urina e piccole parti di escrementi che fuoriescono dalle grate laterali per finire poi in grandi piscine con fanghi particolari dove viene iniettata l'aria che distrugge tutto e l'acqua rimanente potrebbe essere utilizzata in agricoltura.
La poltiglia rimanente dei biodigestori poi viene trattata a 140 gradi per ottenere terreno fertile che arricchisce i terreni agricoli.
Giuseppe
divulgatore scientifico
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