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La Grande Guerra terminò alla fine del 1918 e causò, grazie ad armamenti sempre più sofisticati, ingenti distruzioni, 10 milioni di morti.
All'inizio del 1919 i delegati di 32 nazioni si riunirono a Parigi per preparare il trattato di pace. La Germania (divenuta Repubblica dopo l'abdicazione del
kaiser non potè parteciparvi, ma dovette accettare il Trattato di Versailles, steso insieme agli altri trattati per Austria, Ungheria, Bulgaria e Turchia.
A Parigi le importanti decisioni furono prese dal presidente Wilson e dai Primi Ministri inglese, Lloyd George, e francese, Clemenceau. Quest'ultimo, data l'entità delle perdite
subite dalla Francia, era deciso a indebolire la Germania per garantire la sicurezza del proprio paese; le perdite britanniche erano state minori ma nelle elezioni del 1918
Lloyd George aveva fatto appello agli esasperati sentimenti antitedeschi dei connazionali, e pertanto nemmeno lui poteva permettersi gesti di generosità. II Presidente Wilson,
giunto con l'animo del missionario per preparare una pace giusta, non godette dell'autorità sperata e perse l'appoggio in patria, ove il Senato finì per respingere i trattati.
In base al Trattato di Versailles i Tedeschi dovettero riconoscersi colpevoli della guerra e risarcire i danni da essa causati; in più furono costretti a un immediato disarmo.
Secondo la tesi di Wilson dell'"autodecisione" tracciarono i nuovi confini nazionali in modo che popoli delta stessa lingua potessero vivere in un unico stato e governarsi da soli. Infine si costitui la Società delle Nazioni per far applicare it trattato e, se necessario discutere eventuali revisioni.
Partendo dall'autodecisione venne completamente rifatta la carta politica dell'Europa e del Medio Oriente. Le popolazioni di lingua polacca, che erano vissute sotto il governo russo, tedesco a austriaco, furono riuniti in un solo stato indipendente fornito di un "corridoio" che attraversava la Germania sino al mare. I sudditi dell'Austria a della Turchia, i cui movimenti nazionalisti erano stati la principale causa delle agitazioni prebelliche, ebbero finalmente i loro stati: Cecoslovacchia e Iugoslavia in Europa, Siria, Palestina, Iraq (temporaneamente amministrate dall'Inghilterra e dalla Francia) nel Medio Oriente. E dagli estesi territori che la Germania aveva strappato alla Russia furono create quattro nuove nazioni: l'Estonia, la Lettonia, la Lituania e la Finlandia.
Il Trattato di Versailles fu accusato di eccessiva durezza e di inapplicabilità, critiche,
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fino ad un certo punto, giustificate. In primo luogo non si poteva incolpare
della guerra una sola nazione, nè si poteva pensare che la Germania avrebbe pagato il conto (33 miliardi di dollari) dei danni come era stara costretta a promettere. Inoltre i confini politici tracciati a seconda della lingua (o di una supposta "razza") risultarono in parte inefficienti e in parte assurdi. In Cecoslovacchia, ad esempio, venivano a trovarsi anche tre milioni di persone di lingua tedesca, e un altra "minoranza" tedesca viveva anche sotto il governo polacco. Infine sia gli scambi che le industrie erano danneggiati dalle nuove frontiere che impacciavano il traffico ferroviario e il funzionamento delle organizzazioni commerciali.
A questo si aggiungeva che molti paesi, come l'Italia, erano rimasti delusi dalle decisioni prese e, tra l'altro non riuscendo l'Europa a risollevarsi, ben presto sorsero in
essa molti regimi totalitari e prevalse di conseguenza la legge del più forte: in Spagna poi, un regime fascista nacque in seguito a una guerra civile; in Germania, la miseria, favorita anche dalla crisi globale del 1929, nata negli USA, portò alla nascita del partito nazista di Hitler le cui mire espansionistiche portarono alla Seconda Guerra Mondiale.
Il principio dell'autodecisione fu,però,un onesto tentativo per risolvere i problemi dell'Europa e servì a diminuire il numero delle persone soggette a un governo straniero: la Società delle Nazioni era però una nuova grande idea.
Essa agiva tramite una Assemblea Generale, in cui sono rappresentati tutti gli stati membri, e un Consiglio Esecutivo di cui erano membri permanenti le potenze maggiori. Una Segreteria formata da pubblici funzionari di vari paesi sbrigava gli affari ordinari e 15 giudici costituivano una Corte Internazionale indipendente. n tutto il mondo si fondavano grandi speranze sulla Società, e alcune dells sue commissioni speciali compirono un lavoro prezioso in campo sociale, culturale ed economico. Ma per diverse ragioni essa fallì come autorità mondiale: la Germania e i suoi alleati la identificarono con il Trattato di Versailles, che canto li aveva sdegnati; gli Stati Uniti respinsero l'invito di Wilson ad aderirvi e la Russia comunista ne fu esclusa fino al 1934; in più, poichè gli stati membri non desideravano usare la forza, le nazioni più potenti ricominciarono a dettar legge per cui dopo 20 anni dal Trattato di Versailles scoppiò un'altra guerra mondiale, ben più tragica e disastrosa della prima.
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