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  Giuseppe Pignatale  Presenta:
   ArcheoStoria:
La cultura islamica.

 L'Islam, fu importante perchè dopo la caduta dell'impero romano, avvenuta nel 476, fu detentrice, tramite
 la cultura islamica, della cultura antica, che sarebbe andata persa, ....
 
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All'inizio del IX sec. d.C. mentre l'imperatore franco Carlo Magno sapeva appena scrivere il suo nome, il califfo di Bagdad con i suoi sapienti si dedicava allo studio di scienze complesse come matematica, astronomia, medicina e filosofia: in pratica per i successivi 600 anni l'Islam sarà il principale centro culturale del mondo.
Gli Arabi da semi-barbari e ignoranti, assorbirono ben presto le abitudini civili e culturali dei popoli persiani e bizantini che avevano sottomesso. Grazie ai pellegrinaggi religiosi e al commercio, gli Arabi perfezionarono i sistemi di navigazione inventando efficaci metodi di calcolo approfondendo las geografia, l'astronomia e l'aritmetica. Poi i califfi approfondirono lo studio della cultura bizantina e persiana mandando studiosi ovunque nel mondo conosciuto alla ricerca di vecchi manoscritti. Nel 830 d.C. il califfo al-Mamun apriva "la Casa della Saggezza" a Baghdad dove i letterati musulmani traducevano in arabo opere scientifiche greche e, in partico- lare opere di medicina di Galeno, e successivamente opere di matematica, astronomia di Euclide, Tolomeo e Archimede, libri di filosofia di Platone, Aristotele e di scrittori persiani. In questo modo gli Arabi si erano impadroniti di quella cultura iniziata a Sumer e che poi si era sviluppata in Grecia, e che dopo passando per Bisanzio arrivò in Persia.
In pratica i califfi mantennero in vita questa cultura già fissata e vi aggiunsero quanto proveniva dalla loro religione islamica. Per esempio al Corano si ispiravano le grammatiche e i dizionari arabi, mentre lo studio della vita di Maometto dette origine a una complessa storiografia.
Gli Arabi non dettero il loro contributo in grammatica e in storia ma anche in astronomia, dimostrando che l'anno solare è di 365 giorni e 1/4 calcolando poi le orbite della Luna, del Sole e dei pianeti: perfezionario poi l'astrolabio grazie al quale potevano calcolare la latitudine ovunque si trovavano: questo strumento contribuì moltissimo sullo studio della geografia rendendo possibili i viaggi di uomini come al-Masudi (X secolo) e Ibn Battuta (XIV secolo) che percorsero tutto il mondo conosciuto, fornendo le basi per i libri di geografia, le carte, e i portolani arabi.


 Sopra: copia di una illustrazione del XIII secolo che illustra  dei studiosi della scuola superiore di Bagdad, in cui alcuni  dotti letterati si dedicavano allo studio delle opere greche.

 Sopra: esempio di una traduzione araba del XIII sec. del Teorema di Euclide.  Molte
 opere antiche, come questa, devono la loro sopravvivenza  all'opera degli Arabi che le  tradussero nel Medio Evo.


 Sopra: Il medico impartisce consigli al principe mentre il
 suo assistente prepara una porzione: da una traduzione
 araba del XIII secolo della Materia Medica di Dioscoride,
 un greco del I secolo che studiò le proprietà mediche
 delle piante.
 Sopra: Copia della carta del mondo tracciata da al-Idrisi,  viaggiatore e cartografo del XII sec, che contribuì alla scienza.

In particolare l'Islam fece grandi progressi in matematica, introducendo lo zero e i numeri arabi, prove- nienti entrambi dall'India e, grazie ai quali uomini come al-Khuwarizmi (XI secolo) e Omar Khayyam inventarono la moderna algebra.
In chimica, i Musulmani vissuti nel X secolo, furono tra i primi a fare esperimenti obiettivi e in medicina i medici arricchirono le scoperte fatte dai Greci grazie all'osservazione paziente e agli esperimenti. E, nell'XI secolo Hunain ibn Ishaq scrisse dieci trattati sugli occhi mentre il persiano ar-Razi descrisse il vaiolo e la rosolia.
L'islam dette il suo contributo anche in arte: nella pittura, poichè la loro religione non permetteva le raffigurazioni umane, i Musulmani si dedicarono al disegno geometrico; gli scrittori arabi scrissero poemi d'amore, racconti di viaggiatori, e poi le famose storie delle Mille e una notte; i musicisti inventarono un sistema di notazione che indicava il ritmo oltre al tono.
L'Islam fece grandi progressi anche nel campo della realizzazione di ospedali e nella realizzazione di opere di irrigazione, scavando pozzi artesiani e macinando il grano con mulini al vento. Si costruivano poi belle Moschee come centro di culto; nel 751 si fabbricava la carta.
L'Islam traferì il suo sapere all'Europa cristiana medioevale: grazie ai crociati e ai falsi letterati Musulmani, la cultura musulmana si trasferì dalla Spagna, dalla Sicilia, dalla Siria alla Francia, all'Inghilterra, all'Italia e alla Germania. E' alla cultura islamica che si debbono termini come algebra, zero, zenit, alcali, caffè, traffico, ammiraglio e divano. La cultura islamica medioevale esercitò per molto tempo la sua influenza sull'Europa, ma con il risveglio della cultura europea iniziò la caduta di quella musulmana favorita dall'invasione dei barbari che attaccò il mondo musulmano.


 Sotto: Astronomi musulmani del XVI secolo in un osservatorio di
 Costantinopoli mentre fanno calcoli e osservazioni con l'impiego
 di strumenti scientifici, Queste conoscienze, trasmesse in Europa
 servirono ad alimentare gli studi scientifici.

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