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Con gli anni è frequente che manchino uno o più denti: succede al 45 per cento degli italiani fra i 30 e 50 anni e
al 90 per cento degli ultrasessantenni. L'errore peggiore è non affrontare il problema, perché la perdita comporta modificazioni
a carico di tutto l'apparato masticatorio. Le cose poi possono peggiorare con il passare del tempo. Ma grazie alla moderna odontoiatria
tornare ad avere un sorriso ottimale e una dentatura funzionale non è più un sogno. E per di più, in poche ore, senza dolore e in sicurezza.
Ne parliamo Emilio Francini Naldi, medico odontoiatra e implantologo di Firenze, che opera anche a Milano, Roma e Udine.
È possibile riavere un bella dentatura, senza mesi di sedute dal dentista?
«Certo. Mi ha sempre colpito il protrarsi per mesi delle cure odontoiatriche, spesso senza preoccupazioni per il disagio del paziente.
Per questo, con un team di odontoiatri che si occupano ciascuno di una branca specifica, abbiamo messo a punto dei protocolli per risolvere
in un solo giorno i problemi della dentatura. Li adottiamo da anni con successo. Anche chi arriva con una bocca impresentabile, in poche ore
recupera una situazione di tranquillità, con un'estetica ottimale e una perfetta masticazione; inoltre, può riprendere immediatamente la propria
vita sociale e di relazione».
Come si svolge una seduta per una bocca da risistemare totalmente?
«Alla prima visita vengono definiti gli obiettivi da raggiungere,
si effettua la radiografia delle arcate dentarie e viene realizzata la ceratura, cioè un modello che evidenzia come saranno i denti a
fine lavoro. Quindi, si rilevano le impronte delle arcate dentarie per preparare le protesi provvisorie che saranno già pronte il giorno dell'intervento.
Il giorno fissato per le terapie si comincia con otturazioni e devitalizzazioni; segue la preparazione dei denti e l'aggiustamento delle protesi. Infine, la
parte chirurgica, con le estrazioni e gli impianti. Il paziente esce con un sorriso perfetto perché gli vengono
applicate protesi "provvisorie fisse". Per sostenere le protesi vengono mantenuti alcuni denti che verranno tolti per gli impianti definitivi».
E se il paziente è completamente privo di denti e non è possibile impiegare le protesi provvisorie?
«In base alla Tac della bocca e a un programma di computer, posizioniamo a video gli impianti "virtualmente" nell'osso. Il file viene
inviato a una società svedese che realizza una mascherina di montaggio per gli impianti, che viene fissata in bocca durante l'intervento. In questo modo
perforiamo l'osso e inseriamo gli impianti senza incidere la gengiva.
E una tecnica sicura che consente di calcolare con precisione gli spessori ossei, l'inclinazione, il numero di impianti da inserire e la loro
posizione e permette di procedere subito al carico degli impianti. Il paziente esce il giorno stesso dallo studio con i suoi denti».
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