Giuseppe Pignatale Presenta:
|
Storia moderna:
LA GUERRA DEI SETTE ANNI.
La Guerra dei Sette Anni è il più importante conflitto combattuto nella seconda metà del Settecento. In essa
si mise in mostra Federico II di Hohenzollern che divenne eroe nazionale tedesco. La Prussia con questa guerra riuscì a incamerare
la Slesia e successivamente molti territori della Polonia.....
|
Mister Domain
|
|
|
Sotto: a sinistra,: guerra dei 7 Anni: Federico II già meditava il suicidio...; a destra:
ritratto di Federico II di Prussia.
Federico II di Hohenzollern, detto Federico il Grande, in tedesco Friedrich der Große (Berlino, 24 gennaio
1712 – Potsdam, 17 agosto 1786), fu re di Prussia dal 1740 alla sua morte. Era figlio del re di Prussia Federico Guglielmo I (1688–1740) e di Sofia Dorotea di Hannover (1687–1757). Egli fu uno dei personaggi più influenti e rappresentativi del suo tempo, rappresentando la tipica figura settecentesca del monarca illuminato. La sua azione riguardò sia il piano politico e militare, sia quello dell'economia e dell'amministrazione statale, sia lo sviluppo delle scienze e delle arti. Seppe far crescere il proprio regno da piccolo stato a potenza europea.
Nella seconda metà del Settecento il conflitto più importante fu la Guerra dei Sette anni, una guerra di equilibrio
in cui si rivelarono le ambizioni di un giovane stato, pieno di avvenire, la Prussia nucleo dell'attuale Germania.
La Prussia, divenuta regno nel 1701, quando gli Absburgo vollero premiare i duchi di Hohenzollern per gli aiuti ricevuti
nelle lotte condotte contro Luigi XIV, comprendeva anche
altri territori come la Pomerania, il Brandeburgo, la Frisia orientale e altri
territori minori verso il Reno.Gli Hohenzollern era una dinastia antica e già nel medioevo erano apparse personalità
energiche spesso violente. I nuovi sovrani badarono soprattutto a creare un esercito perfettamente organizzato, anche
se non numeroso, mostrando in questo modo di avere alte mire. Quando poi salì
|
|
|
sul trono di Prussia un re più ambizioso
e volitivo dei precedenti, amante delle
arti e della cultura, Federico II, in Europa ci si incominciò a impensierire.
Il nuovo sovrano era stato educato dal severo padre alla prussiana: aveva fatto studi
pratici di matematica e di economia politica ed era stato sottoposto a un regime di vita militaresco in cui gli esercizi
ginnastici occupavano gran parte della giornata. Per il rigido Federico Guglielmo I, padre di Federico, un buon sovrano doveva
intendersi poco di lettere e molto di arte militare e di diplomazia; avere poi poche idee ma sicure, rispettare la Chiesa e le
tradizioni ed essere un amministratore attento e scrupoloso.
Federico aveva oerò un carattere diverso perchè era gracile e sensibile e nello stesso tempo, vivace e curioso di novità.
Affidato a un intelligente istitutore francese, si era occupato, contro i voleri del padre, di letteratura, d'arte e di musica, e,
spesso per questi interessi spirituali le aveva buscate dal rozzo e violento genitore. Non per questo desistette,anzi, si procurò segretamente una vasta biblioteca.
Appena potè si circondò di artisti, di letterati, di filosofi. Le nuove idee, più o meno rivoluzionarie, lo affascinavano e in particolare il genio dell'epoca, Voltaire, che fu per qualche tempo il suo idolo.
Chiunque avrebbe visto in lui un pacifico intellettuale. Invece l'inse- gnamento del padre aveva lasciato nel suo spirito tracce
profonde e, ben presto accanto all'in- tellettuale prese consistenza il militare, l'uomo forte, dotato di tenace senso del dovere e
della disciplina, deciso a tutto pur di rafforzare e ingrandire il suo stato: queste due personalità sarabbero state sempre affiancate senza mai fondersi.
Durante la guerra di successione austriaca, Federico II occupò la Slesia, però Maria Teresa non rinunciò mai a quei bei territori e
cominciò subito a trovare nuove alleanze in segreto per ripren- dersi la rivincita.
Maria Teresa formò così una lega contro il re di Prussia a cui aderirono la Francia, la Russia, la Svezia e la Polonia.
|

Sopra: La Prussia sotto Federico II.
|
Federico fu ben presto informato di questi maneggi e dopo essersi assicurato l'aiuto dell'Inghilterra,
pensò di aggredire prima di essere aggredito occupando la Sassonia, il cui principe era anche re di Polonia. Incominciò nel 1756,
la Guerra dei sette Anni, molto probabilmente il più duro conflitto del secolo.
Federico vincitore all'inizio, subì poi molteplici disfatte poichè i nemici erano molti e ben organizzati: Berlino
sembrava essere occupata e tutto compromesso. Federico II, sull'orlo della rovina, già meditava di morire da re,
quando con uno sforzo sovrumano riusciva ad avere due vittorie e a
risollevarsi un pò. In Germania fu considerato eroe nazionale e forte di questa popolarità, parve avviarsi verso la vittoria definitiva.
A causa dell'intervento della Russia, Federico II. nel 1759, fu definitivamente sconfitto e spinto dalla disperazione, meditava il
suicidio: nell'agosto del 1759, la Prussia subì una pesante sconfitta a Kunersdorf da parte delle
forze russe. Alcuni malintesi sorti tra i collegati, gli permisero di resistere e avere qualche successo sugli Austriaci, fino a che
salì sul trono di Russia ( con la morte della zarina Elisabetta - 1762 ) lo zar Pietro III, suo grande ammiratore, che ordinò alle sue truppe di cessare le ostilità e restituì alla Prussia
tutti i territori occupati. In questo modo la situazione cambiava bruscamente: la Russia diventava amica e Federico II fu salvo.
Nel 1763, veniva firmata la pace che riportava tutte le cose al punto di prima: caratteristica di tutte queste paci che concludono guerre di equilibrio terminando senza ne vincitori ne vinti.
Questa guerra fu portata anche nelle colonie per cui l'Inghilterra ottenne il Quebec francese ai danni della Francia, che andava
rinunciando a una politica coloniale che avrebbe potuto restaurare le sue finanze esauste e in pratica fu la vera sconfitta di questa
guerra: 10 febbraio 1763, fu firmata la Pace di Parigi quindi tra la Francia e l'Inghilterra. Pochi giorni dopo, il 15 febbraio,
a Hubertusburg anche Prussia ed Austria sottoscrissero un trattato di pace. In Europa a seguito della guerra
non era cambiato pressoché nulla: la Slesia infatti rimase alla Prussia, che vedeva così riconosciuto il suo
ruolo di potenza europea.
In questo secolo non vi furono particolari mutamenti nell'assetto politico dell'Europa ad eccezione della Polonia come stato
indipendente.
La Polonia del Settecento, era un paese sventurato, rimasto in gran parte con una mentalità e ordinamenti feudali, debolissimo
a causa
delle continue discordie
in cui viveva la nobiltà e non ricco per l'abbandono in cui era lasciata la borghesia, stretto fra la Russia, la Prussia, e l'Austria, era destinato ad essere assorbito da quest'ultimi.
Questo assorbimento veniva faciltato perchè il popolo comprendeva diverse nazionalità ( polacchi, russi, tedeschi ed ebrei) e dal
fatto che non c'erano confini naturali.
Il primo smembramento avvenne nel 1772, quando l'Austria, la Russia e la Prussia, si portano una buona fetta del territorio dell'indifesa Polonia.
Nel 1793, Russia e Prussia, si accordano per portarsi via un'altra fetta polacca; infine due anni dopo, la Polonia scompariva come stato libero per intervento dei tre stati confinanti. Il popolo polacco, mantenne però il proprio sentimento nazionale e dopo molte sofferenze la Polonia sarebbe risorta più unita.
Torna alla HomeBase
|
|
|