L'ape, emblema dell'operosità, è fin dai tempi antichi un insetto simbolico in miti, leggende e religioni, noto certamente già dalla preistoria per la propria utilità. Si ha notizia da pitture murali rinvenute nella Cueva de la Araña, presso Bicorp, provincia di Valencia (Spagna), che già nel periodo magdaleniano l'uomo sfruttava le api per trarne il miele.
Oltre al ruolo diretto nella produzione del miele, l'ape è un indicatore biologico della qualità dell'ambiente e attualmente rappresenta una delle emergenze ecologiche in corso. Il maggior produttore di miele è l'Argentina che ha ridotto del 27% le sue 75.000 tonnellate annue. In Italia nel 2007 sono morte il 50% delle api, persi 200.000 alveari e 250 milioni di euro nel settore agricolo. Il surriscaldamento dell'ambiente, ha fatto si che le avanguardie delle api sono arrivate in alta quota dove una volta stavano i ghiacciai.
L'uso indiscriminato di prodotti chimici per eliminare le erbacce e alcuni insetti ha creato una moria di api. 56 milioni di anni fa, al tempo dei dinosauri, gli insetti erano rappresentati da libellule di misure diverse (gigantismo degli insetti dovuto a una maggiore presenza di ossigeno nell'aria - confermato in laboratorio; poi con la comparsa delle piante ricche di fiori, gli insetti si sono evoluti in infinite specie tra cui quelle che effettuano l'impollinazione -vedi https://www.supersapiens.it/scienze/ape.html.. In molte serre, per favorire l'impollinazione, vengono acquistati dei cartoni contenenti api, senza l'ape regina, che effettuano l'impollinazione e poi sono libere. Studiando il comportamento delle api, con lo sviluppo dell'intelligenza artificiale, si pensa di realizzare dei piccoli automi che sostituiscono le api importanti in natura per avere buoni raccolti.
Le api muoiono per varie cause, non sempre del tutto identificate: cause ambientali, mutamento climatico, la varroa e altri antagonisti naturali, l'uso indiscriminato dei fitofarmaci. Gli alveari si spopolano per il fenomeno del CCD (Colony Collapse Disorder). In vari paesi, i regolamenti fitosanitari e le autorizzazioni all'uso dei fitofarmaci impongono, da decenni, vincoli ai trattamenti fitoiatrici al fine di tutelare l'attività delle api e degli insetti pronubi in generale. Uno dei vincoli di maggiore ricorrenza per molti principi attivi è il divieto di eseguire trattamenti, anche non insetticidi, nel corso della fioritura.
