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Papa Francesco sta compiendo un viaggio in Congo e poi successivamente in Sud Sudan per contribuire in un cambiamento in questi paesi martoriati dalla corruzione, dalla sopraffazione delle multinazionali e dalle guerre. Mentre i grandi cercano di non farsi sopraffare, i ragazzini catturati sono soggetti a droghe e diventano bambini soldato. Occorre che in questi paesi le cose cambino anche in Nigeria ricca di petrolio e in Costa d'Avorio ricca di foreste che sembra che si stanno distruggendo per produrre caffè ed altro.
In particolare in passato in Congo si è prodotta gomma ed ora coltan e minerali preziosi per lo sviluppo delle tecnologie. Occorre che anche in questi paesi le cose cambino affinchè ogni essere umano possa vivere con ONORE e dignita.
A questo potrà contribuire il nuovo COLONIALISMO GLOBALE e la creazione delle forze armate del genio: con quest'ultime oltre a classificare le persone dando loro un documento di riconoscimento occorre inserirle in un sistema di lavoro: questo occorre farlo in ambito europeo che devono cooperare per cambiare le cose a livello locale: occorre ridurre il potere dei militari che avendo fatto la guerra nei posti di blocco fanno razzie dei passanti; non dobbiamo dimenticare la morte del nostre ambasciatore e del carabiniere di scorta: ci auguriamo che vengono presi i responsabili.
Giuseppe
divulgatore scientifico, di sana economia, di moralità e socialità.
Presto papa Francesco, nonostante i suoi acciacchi legati all'etò, si recherà in Republica democratica del Congo e nel Sud del Sudan accompagnato dall’arcivescovo di Canterbury e dal moderatore dell’assemblea generale della Chiesa di Scozia- avvicinamento delle Chiese Cristiane. £1 gennaio 2023 - 5 febbraio 2023.
L’invito di Francesco a Repubblica Democratica del Congo e Sud Sudan era stato quello a non perdere “la fiducia “ e a nutrire “la speranza” che un incontro ci sarebbe stato, appena le condizioni lo avrebbero permesso. Era il 2 luglio 2022, il giorno in cui il Papa sarebbe dovuto partire, fino al 7 luglio, “per un pellegrinaggio di pace e riconciliazione” in quelle terre, poi rimandato per consentire alle terapie al ginocchio al quale il Papa si stava sottoponendo in quel momento. “Non lasciatevi rubare la speranza!”, chiese allora Francesco in un videomessaggio a quelle popolazioni, nel quale esprimeva il suo rammarico “per essere stato costretto a rinviare questa visita tanto desiderata e attesa”. Occorre aprire strade nuove”, di riconciliazione, perdono, serena convivenza e sviluppo. E in quelle terre il Papa aveva inviato il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, a "preparare la strada".
Il momento ora è arrivato e oggi è stata annunciata ufficialmente la visita che Francesco farà in Repubblica Democratica del Congo e in Sud Sudan. Ad annunciarlo è la Sala Stampa della Santa Sede che ha reso noti anche il programma del viaggio e il logo e le diverse tappe..
Il Papa partirà il 31 gennaio 2023, sarà alla volta della capitale della Repubblica Democratica del Congo, Kinshasa, dove il Papa, già all’arrivo, vedrà il presidente della Repubblica Félix Tshisekedi, per poi incontrare le autorità, la società civile e il corpo diplomatico. Il giorno successivo, il 1° febbraio, al mattino celebrerà una Messa all’aeroporto della città “Ndolo”, mentre al pomeriggio, in Nunziatura, vi saranno due incontri: il primo con con le vittime dell’Est del Paese, il secondo con i rappresentanti di alcune opere caritative. Il giorno successivo, il 2 febbraio, Francesco avrà tre appuntamenti, due pubblici, quello con i giovani e con i catechisti e poi quello di preghiera con i sacerdoti, i diaconi, i consacrati, le consacrate e i seminaristi e poi uno privato, con i membri della Compagnia di Gesù.
Il 3 febbraio Papa Francesco partirà alla volta della capitale del Sud Sudan, Giuba. Al suo fianco, in questo pellegrinaggio ecumenico di pace, ci saranno l’arcivescovo di Canterbury Justin Welby e il moderatore dell’assemblea generale della Chiesa di Scozia, Iain Greenshields. Prima di lasciare la Repubblica Democratica del Congo, con la cerimonia di congedo all’aeroporto di Kinshasa, avrà un incontro con i vescovi presso la sede della Cenco, la Conferenza episcopale del Paese. A Giuba, dopo la cerimonia di benvenuto vi sarà la visita di cortesia al presidente della Repubblica, Salva Kiir Mayardit, presso il Palazzo presidenziale, alla quale seguirà l’incontro con i vicepresidenti della Repubblica e quello con le autorità la società civile ed il corpo diplomatico.
Il giorno successivo il Papa sarà impegnato nell’appuntamento con i vescovi, i sacerdoti, i diaconi, i consacrati, le consacrate e i seminaristi, al quale seguiranno l’incontro privato con i membri della Compagnia di Gesù, l’incontro pubblico con gli sfollati interni e una preghiera ecumenica nel mausoleo “John. Garang”, il memoriale dedicato al compianto leader del Sudan People’s Liberation Movement/Army e primo vice presidente del Sudan dopo gli accordi di pace. Il 5 febbraio, giorno della partenza, prima della cerimonia di congedo e del rientro in Vaticano, Francesco celebrerà una Messa sempre presso il mausoleo John Garang.
Ci si Augura che si sono presi i dovuti provvedimenti di sicurezza: non dimentichiamo che in Congo c'è stato l'attentato dell'Ambasiatore Attanasio e del carabiniere di scorta..
Come dicva il Manzoni, ci auguriamo che la Divina Provvidenza intervenga in favore di quelle regioni martoriate per dare alle popolazione martoriate da decenni una vita più dignitosa con l'applicazione del nuovo colonialismo globale..Ci auguriamo che in futuro non ci siano più genocidi come quello nel Ruanda e le violenze nel sud Sudan effettuate da arabi su popolazioni di colore di reigione animiste.
Giuseppe
divulgatore culturale
In questi giorni ci è giunta la triste notizia di un omicidio familiare avvenuto dopo un ennesimo litigio dovuto alla miseria: sembra che il marito, violento, sia disoccupato.
Il fatto è grave perchè è avvenuto nell'operoso bresciano. Questo significa che anche il nord, a differenza del passato, ha problemi visto quello che succede ogni giorno. Dalla ragazza che muore in un turno di lavoro tessile a cui gli era stata tolta la sicura e via di seguito...... Occorre intervenire e subito ristrutturando il sistema lavoro, affinchè si viva in sistema efficiente, basato sul lavoro ben retribuito e non sull'assistenza passiva. Occorre valorizzare le risorse, dal denaro con il risparmio tutelato fonte di risorsa di avviamento del sistema, piani di sviluppo globale valorizzando punti strategici come la siderurgia, i porti, le arterie stradali e ferroviarie, sviluppo energetico....
Se vogliamo possiamo farcela. Il LAVORO C'E. Manca la volontà, la voglia di mettersi in gioco, per vivere con dignità, onore.
Giuseppe
divulgatore scientifico, di sana economia, di socialità, moralità.
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Nel Nord della Cisgiordania nel campo profughi a Jenin sono 10 i morti palestinesi, di cui una donna anziana, e a cui si aggiungono 20 feriti di cui quattro gravi nello scontro con l'esercito israeliano: Hamas promette di vendicarsi. In pratica come in passato, l'esercito israeliano si comporta come i nazisti: quando il muro è basso chi può si appoggia. Ai tempi di Davide, Israele usò la forxa per cacciare i popoli che li vivevano come i Filistei, i Moabiti....
Dopo quello che hanno subito durante la Seconda Guerra Mondiale, Israele doveva cercare di assorbire i palestinesi cosa comunque difficile per i diversi usi, costumi e pensiero. I territori come Gaza sono ad ampia densità di popolazione e poche possibilità per il futuro, in particolare per i giovani. Su questi ultimi vigila la gendarmeria invrementando l'odio. Il governo israeliano dovrebbe trovare il modo di rendere partecipi i palestinesi ponendo fine ad ogni dissidio.
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