Giuseppe Pignatale
 Presenta:
Il Trionfo degli uomini di Buona Volontà.
 


    
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 Vita culturale e artistica dell'antico Egitto.
 
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Vita culturale e artistica.- Gli Egiziani furono tra i primi popoli che fecero uso della scrittura. Essa da principio era una rappresentazione figurata degli oggetti che si volevano indicare, cioè era una scrittura ideografica. In seguito le figure assunsero forme sempre più schematiche, finché persero il significato originario ed acquistarono valore di segni indicanti i suoni, semplici o raggruppati, delle parole. Furono usati tre diflcrenti generi di scrittura: la geroglifica, parola che significa .scrittura sacra incisa q perché nei tempi più antichi era usata soltanto nei monumenti religiosi; la ieratica, usata dai sacerdoti nei testi sacri e nelle opere scientifiche; la demotica, molto più semplice, che si insegnava nelle scuole e si usava nelle relazioni comuni. Si scriveva sul papiro, foglio ricavato dal fusto di una pianta palustre che cresce sulle rive del Nilo, oppure si incideva sulle pareti dei templi, sulle colonne, sui sarcofaghi, sugli obelischi. Gli obelischi erano monumenti commemorativi di un sol blocco di granito, a forma di guglie quadrangolari con punta a piramide smussata. Molti obelischi, trasportati in Italia in epoca romana, adornano ancor oggi alcune vie e piazze di Roma. La letteratura egiziana ebbe soprattutto carattere religioso, morale ed educativo. Importante è il Libro dei morti, che si poneva tra le inani del defunto affinché se ne servisse nell'oltretomba davanti al tribunale di Osiride. Esso contiene una raccolta di preghiere e di precetti morali ispirati a grande saggezza. Lo studio delle scienze ebbe presso gli Egiziani carattere pratico. Esso serviva a risolvere determinati problemi connessi con la loro vita e col loro lavoro. Furono coltivate in modo speciale la medicina, connessa cori l'arte dell'imbalsamazione, l'astronomia, che aveva attinenza con la religione del Sole, l'aritmetica e la geometria, necessarie per l'esatta misurazione dei campi coltivabili, i cui limiti spesso erano spostati o cancellati dalle inondazioni, l'idraulica, che insegnava la migliore utilizzazione delle acque per l'irrigazione, l'ingegneria, necessaria per la costruzione (lei templi, delle piramidi e di tutti cli altri monumenti sparsi nel paese. Nelle arti gli Egiziani raggiunsero una notevole perfezione. Essi adornarono di pitture le pareti dei templi e delle celle mortuarie, le casse funebri, i mobili e le suppellettili della casa. Sono scene di lavoro e di vita campestre, quadretti familiari, giuochi e danze, episodi di caccia e di battaglia, cerimonie pubbliche, immagini degli dei e dei faraoni, rappresentazioni dell'oltretomba, dipinti a vivaci colori e con grande abilità artistica. Numerosissime sono le statue, specialmente degli dei e dei faraoni, pervenute fino a noi. Alcune sono di proporzioni gigantesche, scolpite in un sol blocco di pietra; altre sono piccolissime, fuse in bronzo, che servivano come amuleti o come oggetti ornamentali. Tutte sono di squisita fattura.

 
 Sotto: obelisco di Luxor in Place  della Concorde - Parigi.

Vita economica e commerciale.- Per gli Egiziani, come per la maggior parte dei popoli antichi, il lavoro principale e la prima fonte di ricchezza era l'agricoltura. Si coltivavano specialmente il frumento, l'orzo e i legumi. li frumento, secondo alcuni studiosi, sarebbe originario proprio della Valle del Nilo. Per l'abbondanza dei suoi prodotti l'Egitto fu detto il granaio del mondo antico. Molto fiorente era anche l'industria, produttrice di manufatti. Si lavoravano specialmente il legno, i metalli, le fibre tessili, la ceramica. Gli artigiani risiedevano nelle città ed erano abilissimi nel loro lavoro. Producevano tessuti, stuoie, sandali, suppellettili per la casa, strumenti di lavoro, armi, e inoltre oggetti ornamentali di gran pregio. Il commercio era praticato all'interno del paese lungo la via fluviale del Nilo, e con gli altri popoli per via di terra verso l'Asia e per nave con i paesi del Mar Rosso e del Mediterraneo. Poiché allora non esistevano regolari monete, il commercio era esercitato per mezzo del baratto o scambio dei prodotti in natura.



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